I Dinghy a Gardone
L'attività della "Fraglia" contemplava regate per "imbarcazioni di tipo Benaco, classe libera", pescherecci e barconi (Figura 7), ma soprattutto per dinghy di stazza internazionale.
Economico, maneggevole, adatto al diporto nautico, il Dinghy non tardò a diffondersi. Sotto vela, infatti, il Dinghy si rivelò imbarcazione molto tecnica e raffinata e per oltre trent' anni il Dinghy recitò un ruolo determinante nello sport velico nazionale. Una cartolina d'epoca di fine anni '40 mostra la spiaggia del Casinò di Gardone affollata di Dinghy. Tra questi si nota I-203 "Nano" del rivano Italo Torboli, per oltre un trentennio protagonista delle regate sul Garda (Immagine di Copertina).
Dai registri della FIV risulta che uno dei primi Dinghy costruiti dal Cantiere Baglietto di Varazze, I-71 della signora Teresa Bravi, probabilmente il primo Dinghy che ha navigato sul Garda.
Dallo stesso cantiere troviamo anche I-23 di Beppe Croce, futuro presidente della Federazione Italiana Vela.
Si evidenza che I-203, rappresentato nella cartolina di Gardone Riviera (Immagine di Copertina), è ancora presente nel registro storico Nazionale degli "scafi d'epoca" dichiarati esistenti al 31 Dicembre 2000 (Figura 8).
Fonte
Barche e vele del Lago di Garda" di Giorgio Vedovelli - Cierre Edizioni 2009
La leggenda de Dinghy 12" (Associazione Italiana Classe Dinghy 12) di Paolo Rastrelli