In un articolo di G.Guardini sulla rivista "Verona e il Garda" del maggio 1939, leggiamo che "fondata ed addestrata da Gabriele d'Annunzio, la Fraglia rivana della Vela, ha compiuto il suo primo decennale durante il quale ha dato vita ed impulso alla rinnovata attività velica sulle acque del Benaco marino" (...).
Il secondo decennio di vita dell'associazione marinara benacense inizia con una vasta attività intesa a divulgare la pratica dello sport velico, facendosi promotrice di un convegno durante il quale è stata auspicata la costituzione di "Fraglie" in tutti i centri del lago e fino ad oggi hanno raccolto l'appello annunciando ufficialmente la costituzione delle loro "Fraglie della Vela" i centri di Garda, Gardone Riviera (immagine di copertina) e Malcesine.
Sempre sulla rivista "Verona e il Garda" del settembre-ottobre 1939 leggiamo: "Garda ha vissuto domenica 23 LUGLIO 1939 la sua grande ed entusiasmante giornata velica cui presero parte le Fraglie di tutto il Garda: intendiamo dire le regate intersociali promosse tra tutte le società veliche del Benaco (...). Le prime gare ebbero inizio verso le sei quando gli agili dinghi (S.I. 12 piedi) si allinearono di fronte alla tribuna della giuria.
Le gare si protrassero fino alle otto e i risultati premiarono equamente tanto la salda e agguerrita compagine trentina, forte di una grande tradizione velica profondamente radicata quanto le altre giovani compagini lacustri (…). Anche la Fraglia di Gardone Riviera si faceva onore per il suo brillante comportamento in gara.” (Figura 5)
Significato del termine Fraglia
Gabriele d'Annunzio, per la denominazione del termine "Fraglia", con molta probabilità si ispirò a una voce dell'antico dialetto portuale veneto-istriano, coniando un neologismo che unisce le parole "fratellanza" e "famiglia": da "fratalia" o "fratalea".
Fonte : "Barche e vele del Lago di Garda" di Giorgio Vedovelli - Cierre Edizioni 2009